Durata del programma terapeutico
Il programma terapeutico nelle sue linee generali è identico per tutti gli utenti inseriti in comunità ed ha una durata variabile tra i 18 e i 24 mesi. Le variazioni nei tempi e nei modi sono previste in base al progetto terapeutico individuale ed alle continue verifiche cui gli utenti sono sottoposti durante il percorso.
Progetto terapeutico individuale
Il responsabile del programma terapeutico, e l’equipe terapeutica, hanno il compito di predisporre la formulazione del progetto terapeutico individuale e di curarne la realizzazione, avvalendosi della collaborazione di tutti gli operatori che operano nella struttura e della rete dei servizi territoriali.
La nostra procedura diagnostica prevede, attraverso colloqui e la somministrazione di alcuni reattivi di personalità (MMPI-2, disegno della famiglia e della figura umana) la valutazione di quale sia lo stato psicologico del ragazzo. Le aree che vengono indagate riguardano le sue attuali modalità di assunzione di sostanze, (uso reiterato/compulsivo, sporadico, per motivi ludico-ricreativi), l’eventuale disassuefazione, la valutazione della sua rete familiare, sociale e/o lavorativa, le attuali capacità di resilienza, presenza/ assenza di comorbilità psichiatrica.
Il programma terapeutico è scandito da fasi che tengono conto sia del periodo di permanenza in struttura che del progressivo raggiungimento di obiettivi indicativi del processo di crescita e maturazione personale. I passaggi di fase sono oggetto di valutazione e autorizzazione dello staff terapeutico, che si riunisce, a scadenza quindicinale, in modo plenario ed una volta al mese con un supervisore.
Il programma prevede attività psicoterapeutiche e pedagogiche individuali e di gruppo ed interventi sulla famiglia.
Le attività di gruppo sono suddivise in due tipologie:
- incontri di gruppo di fase;
- gruppi di psicoterapia.
Gli incontri di gruppo di fase sono una risorsa centrale nel lavoro di comunità . Gli utenti, in base all’anzianità di percorso ed ai progressi evidenziati in termini di maturazione e crescita personale, sono inseriti in 4 gruppi di fase nei quali, con cadenza settimanale, si ritrovano per confrontarsi sulle difficoltà personali, relazionali conseguenti alla convivenza ed alla vita di gruppo e/o all’assunzione di responsabilità nel lavoro quotidiano.
Gli incontri di gruppo, attraverso gli input educativi e trattamentali proposti dagli operatori, sono momenti di confronto indispensabili per comprendere quanto si acquisisce in termini di capacità di autogestione, miglioramento delle abilità relazionali, maggiore consapevolezza di sé.
I gruppi di terapia sono gruppi di incontro a mediazione corporea di orientamento bioenergetico effettuati con cadenza settimanale, condotti da uno psicologo, psicoterapeuta rogersiano (didatta dell’Istituto Approccio Centrato sulla persona I.A.C.P.) ed analista bioenergetico esterno, quindi non direttamente coinvolto con le dinamiche interne comunitarie.
Obiettivi principali di tale esperienza sono:
- raggiungimento del benessere e dell’integrazione psico- corporea attraverso l’approccio bioenergetico che consente di ottenere il rilascio delle tensioni fisiche ed emotive;
- possibilità di conoscere sé stessi ed il proprio corpo (sviluppo della consapevolezza dei blocchi emotivi e scioglimento delle corazze carattero – muscolari) attraverso un lavoro individuale e di gruppo basato su tecniche di bioenergetica, esercizi di espressione corporea e di respirazione (rebirthing);
- conoscenza, espressione e padronanza delle proprie emozioni per giungere ad una proficua ed efficace interazione sociale.
Oltre al lavoro psicoterapeutico di gruppo sono previsti degli incontri individuali, e familiari secondo la cornice di riferimento sistemico relazionale.
La psicoterapia individuale e familiare è condotta dallo psicologo, responsabile del programma, con specifica formazione, il quale coadiuva la tipologia di interventi da effettuare per ciascun utente.
La psicoterapia in quanto tale non è mai imposta ma è sempre una libera scelta sia per il paziente/utente che per la famiglia che deve essere presa in carico. Tuttavia è necessario distinguere due modalità di intervento psicologico possibili presso la nostra struttura: una di tipo strettamente psicoterapeutico ed una che fa riferimento agli interventi psicologici di sostegno caratterizzati da minor rigore teorico ed operativo e dalla possibilità di associare altri interventi come quello sociale-assistenziale e/o quello psicofarmacologico.
La famiglia è presente nella progettualità terapeutica sia attraverso i vissuti emotivi e le immagini che emergono dal racconto della storia personale del ragazzo, attraverso l’uso del genogramma, sia attraverso interventi diretti quali quelli di consulenza famigliare, secondo l’ottica sistemico – relazionale, che si pongono l’obiettivo di reimpostare su basi più funzionali le relazioni nell’ambito del nucleo famigliare di origine e/o di coppia.